giovedì 7 marzo 2013

Festa della Donna: il gap tra Paese ideale e Paese reale

Come ogni anno, la "Festa della Donna", torna a far discutere. E torna a farlo perchè non c'è nulla da festeggiare.
Alla vigilia della fatidica festa, ci ritroviamo le città tapezzate di volantini e locandine; i socialnetworks intasati di eventi, dove gli organizzatori lottano ad avere la maggior clientela femminile (e quindi anche quella maschile) tra offerte di spogliarelli e cocktail a più non posso.
Come si sia arrivati a questo fenomeno, dalle lotte di genere, è abbastanza facile capirlo.
L'offerta è così vasta perchè la domanda lo è altrettanto.

Ecco come l'Italia vede e sente l'otto marzo 2013:





Se si pensa che il problema siano i locali e le discoteche di turno che propongono, non solo la solita stupida festa, ma anche una locandina degna della stessa, ci sbagliamo.
Il problema di fondo è che questo locale (come tanti altri), conosciuto nella sua città per "iniziative" del genere e attenzionato anche da organi competenti come la CGIL, è già al completo.
E le sue ospiti hanno espresso bene la loro posizione:





Le frasi si commentano da sole.

Quello che è importante capire è che purtroppo i movimenti, le associazioni, le iniziative di contestazione al femminicidio, ad oggi non rappresentano altro che un'eccezione, una boccata di aria fresca, ma pur sempre una eccezione.
Il Paese reale e il Paese ideale soffrono di un gap profondo, che si può quantificare, anche solo nel caso specifico, nel numero di commenti in difesa dell'immagine.
I media, la televisione e la politica che non difende le donne - che non pone nei suoi programmi elettorali il problema della violenza sulle donne e che fa "panem et circenses" nei salotti televisivi o al massimo con leggi inefficaci e per nulla deterrenti (vedi lo stalking) - rappresentano la vera società.
Chi sia il creatore e chi la creatura, questo è un tema lungo da trattare.

Sta di fatto che esistono ancora persone, donne, che:
- vedono in quella locandina una coppia e non un incontro occasionale ( PRODOTTO pubblicizzato e venduto in quella serata);
- che vedono in quella figura femminile una donna sicura di sè e non un corpo che non dice nulla della sua vita;
- che vedono ancora in quella figura una donna di potere - forse per rossetto e unghia in pendant e collier di diamanti - e non una ragazza a capo chino e con gli occhi chiusi, segno di soggezione e attesa;
- che vedono nel ragazzo l'uomo che non deve chiedere mai (proprio come il loro marito o fidanzato), distratto e con lo sguardo altrove - perchè lui non ha gli occhi chiusi - ma anzi è ben attento a trattenere ciò che ha conquistato (messo ben in vista da una spalmata d'olio);
- che vedono in quella "palpata" un gesto di affetto sensuale e non un reato, ora derubricato da violenza sessuale ad ingiuria (per i motivi di cui sopra).



Occorre allora ricordarlo.
La prima causa di morte nel mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio (da parte di persone conosciute).  
Si è passati da un omicidio ogni tre giorni registrato nel 2011, a uno ogni due giorni nel 2012.  
Su 10 femmicidi, 8 sono in media preceduti da altre forme di violenza nelle relazioni di intimità.

 
La Giornata Internazionale della Donna (poi volgarmente chiamata festa della donna) è segno di conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne.
Non nasce per far sentire la donna più desiderata o più sicura a letto, ma per porre fine alle violenze e le discriminazioni perpetuate in tutti i tessuti della società, e per questo è decisiva anche (e soprattutto) la consapevolezza e partecipazione maschile.

Qui alcune immagini significative, recenti e di conforto del Women Day in Europa e nel mondo:








3 commenti:

  1. Preciso che il manifesto lo trovo pessimo, del tutto fuori luogo e mai e pi mai l'avrei usato per pubblicizzare una serata dell'otto marzo..con tutto il rispetto per tutte le libere interpretazioni che hanno dato su facebook.
    Preciso inoltre che una palpata sul sedere è una ingiuria solo se sgradita a chi la riceve, tra amanti o tra persone che sono in intima confidenza non c'è reato nè violenza se il gesto è gradito (e gradirlo non vuol dire non avere rispetto di sè): una donna non può toccare il sedere del suo uomo? In una coppia gay, di uomini e di donne, non può succedere? Certo che sì e non c'è nulla di male, nulla di oppressivo. Ma il manifesto in questione non c'entra, io là una coppia non ce la vedo.
    Una donna (o un uomo) più sicuri di sè a letto certamente sono u a cosa positiva ma è anche vero che la giornata internazionale della donna avrebbe un altro significato..e tuttavia non condanno le donne che vanno a vedere gli strip maschili (semmai la domanda è: perchè andarci solo l'otto marzo?)

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  2. Perché invece che una coppia dovrebbero vederci un incontro occasionale? e perché se sia o non sia un incontro occasionale sarebbe rilevante per accusare questa immagine di qualche cosa negativa? dovresti spiegarlo e non darlo per scontato, oppure scrivi i post solo per quelli/e che già la pensano come te e che quindi ti capiscono al volo senza bisogno di spiegazioni.
    -Perché quella ragazza dovrebbe dire qualcosa della sua vita? e, la figura dell'uomo dice qualcosa della sua vita? se non che è elegante e quindi soldi li ha, anche se non si può sapere se li ruba o fa lavori immorali, che si cura esteticamente con acconciature e lampade, che seduce e probabilmente tromba. Di lei si sa che indossa collane preziose, e che seduce uomini con i soldi e che gli stringe il viso con la stessa forza con cui lui stringe a lei la chiappa. Quindi, c'è la stessa quantità di informazioni sia nella visione di lui che nella visione di lei.
    - Non si possono decontestualizzare le pose di un corpo e i messaggi non verbali. è una delle regole di chi studia la comunicazione non verbale. quindi una ragazza a capo chino e con gli occhi chiusi, non è automaticamente segno di soggezione, che è una emozione spiacevole, di paura. Se anche fosse segno di attesa che problema c'è nell'attesa?
    - se anche fosse l'uomo che non deve chiedere mai, e che quindi esige di ricevere, sicuramente non glielo ha ordinato il dottore a lei di sedurre un uomo così, ma forse glielo ha ordinato il cuore, dato che ha solo una collana e magari si vorrebbe vestire con altri vestiti molto costosi che potrebbe comprargli lui
    - che una palpata di sedere sia reato è assurdo. perché non è un reato anche il suo stringere il viso di lui?????

    quanta immaginazione, distruttiva...

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  3. L'immagine di questo manifesto è intrisa di simbolismi che rinviano a una relazione non paritaria tra i generi; e la contestualizzazione, che è rappresentata dall'8 marzo, accresce la componente sessista della comunicazione. Perché la donna è nuda mentre l'uomo è vestito, così il messaggio comunica una serie di equazioni discriminanti, come donna=corpo / uomo=persona (un abito dice eccome qualcosa della vita di una persona, molto più di un corpo nudo che al massimo può indicare salute), e sederepalpato=sesso / visoafferrato=considerazione.
    E il contesto dell'8 marzo ingigantisce il problema, perché io mi aspetterei piuttosto il contrario, cioè un uomo spogliarellista e nudo palpato da una donna vestita, che sarebbe comunque altrettanto umiliante per l'uomo, ma intanto ci troviamo di fronte a questo. E il messaggio testuale, We love women", chi è "we"? a chi si rivolge?

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